MONGOLIA - Ulaan Baatar

Itinerario per grandi viaggiatori: Il Festival delle Aquile

  • Volo + Tour di gruppo
  • 12 giorni / 9 notti
  • Categoria Turistica
  • Pensione completa

Nei Monti Altaj, al confine tra Russia e Cina, tutti gli anni nel primo fine settimana di ottobre, si celebra il tradizionale Festival delle Aquile. Cacciatori a dorso di cavalli di piccola taglia, con portamento fiero, avvolti in tradizionali casacche nere, vestendo un copricapo di pelliccia di volpe, arrivano da ogni dove, esibendo sul braccio destro la loro aquila, fedele compagna di lungo tempo.
Aquile femmine, scelte per la maggior stazza e aggressività che possono raggiungere un'apertura alare di due metri.
Vengono catturate ancora piccole nel nido e addestrate per circa un anno ad avvistare e afferrare la preda. Per due giorni si susseguono varie prove (caccia alla volpe e volo in picchiata dalla collina al braccio del cacciatore) per premiare il cacciatore e l'aquila più affiatati.
Il tour è particolarmente impegnativo e richiede un buono spirito di adattamento.


Il viaggio è caratterizzato da un evento eccezionale, che ha luogo nella remota regione degli Altai: la Festa delle Aquile. Pur considerando che alcune tratte sono percorse in aereo e consentono di evitare faticosi trasferimenti, sono previste tuttavia lunghe tappe via terraIl viaggio richiede perciò un buono spirito di adattamento


La Mongolia non ha ancora una grande tradizione turistica e solo da pochi anni sono state intraprese alcune opere per migliorare le strutture ricettive, non sempre con risultati soddisfacenti. Pertanto è bene scegliere ed affrontare un viaggio in Mongolia con la necessaria consapevolezza. Come ogni itinerario in queste regioni, sono richiesti al viaggiatore un certo spirito di adattamento, sensibilità e tolleranza nei confronti di una realtà così lontana e diversa: sono itinerari di interesse culturale e paesaggistico, talvolta a scapito del comfort.


La sequenza delle visite indicata nel programma può subire variazioni dovute a motivi di ordine organizzativo, meteorologico o ambientale, senza che ciò sminuisca l’interesse complessivo.

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Dettagli

Itinerario di viaggio:

1° giorno: Italia – Mongolia

Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con voli di linea Air China via Pechino.
Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: Ulaan Baatar
Arrivo al mattino nella capitale mongola ed accoglienza da parte dell’organizzazione locale per il trasferimento in hotel.
Visita di Ulaan Baatar: l’imponente piazza Sukhbaatar in cui si trova il Palazzo del Parlamento, in marmo nero, le grandi strade del centro e l’interessante Museo di Storia Naturale che custodisce, tra l’altro, gli scheletri di alcuni giganteschi dinosauri trovati nel deserto del Gobi.
Pasti in ristoranti locali.
Pernottamento in hotel.

3° giorno: Ulaan Baatar – Olgiy
Trasferimento all’aeroporto per il volo per Olgiy, piccola cittadina situata nell’estremo ovest del paese alle pendici dei Monti Altay.
Accoglienza da parte dello staff locale ed escursione nei dintorni che avrà  come obiettivo la visita di un sito naturalistico piuttosto che di una famiglia di cacciatori con le aquile.
Pranzo a picnic o in ristorante locale.
Cena e pernottamento in semplice hotel.

NOTA BENE* Per i voli domestici ci sono delle limitazioni nel peso del bagaglio, con alcune compagnie aeree non si possono superare i 15 kg nella somma tra bagaglio a mano e bagaglio da stiva.
Per il peso in eccedenza bisogna pagare un supplemento. 

4°-5° giorno: Olgiy Festival delle Acquile
Lo straordinario e colorato Altay Eagle Festival si svolge a circa 10 km dalla cittadina di Olgiy dove si ritrovano tutti gli anni in questo periodo un’ottantina di cacciatori, ciascuno con la propria aquila, provenienti dagli angoli più remoti della regione degli Altaj.
Dopo la cerimonia ufficiale d’apertura hanno inizio le gare di bellezza e le competizioni di abilità con le aquile, seguite da altre manifestazioni tradizionali come: la gara di tiro con l’arco, la corsa dei cavalli, la corsa dei cammelli battriani, il “Tiyn Teru” , una gara di abilità a cavallo dove il cavaliere al galoppo deve raccogliere in velocità un nastro di stoffa posto a terra, il “Bushkashi” una spettacolare competizione di due squadre di cavalieri che si contendono una pelle di capra.
Pranzi picnic.
Cene e pernottamenti in semplice hotel.

6-7-8° giorno: Parco Nazionale di Altay Tavan Bogd 
Partenza verso ovest per inoltrarsi tra le selvagge valli dei monti Altay contornate da montagne che superano i 4.000 metri di altitudine, perennemente ricoperte di ghiacciai e neve. 
L’area del Parco Nazionale di Altay Tavan Bogd è di una bellezza stupefacente e si estende in una remota zona verso il confine con la Cina. 
In queste giornate si incontrano i mitici nomadi Kazaki, un’etnia che vive in Asia centrale da più di 400 anni e le cui origini vanno ricercate in Uzbekistan. 
Sembra che il termine “kazako” significhi “girovago della steppa”. 
La cultura kazaka è diversa da quella mongola, i kazaki sono mussulmani e parlano una lingua tartara. 
Le gher kazake sono leggermente differenti da quelle mongole: molto più ampie, con tetto più alto e spiovente, hanno il pavimento e le pareti ricoperti da bellissimi tappeti colorati e decorati con motivi geometrici e floreali. 
Perfino le selle da cavallo hanno una forma diversa. 
I kazaki, a distanza di 2.000 anni, continuano a praticare la tradizionale caccia con l’aquila, che viene menzionata anche da Marco Polo. 
si raggiunge un punto panoramico da cui si godono le vedute mozzafiato delmassiccio del Tavan Bogd (Cinque Santi) il cui picco più elevato raggiunge i 4.374 m di altezza sul confine di tre nazioni (Mongolia, Cina e Russia) e per questo motivo è conosciuto come Nairamdal (Picco dell’Amicizia). 
Partenza verso sud per addentrarsi nelle scenografiche vallate che custodiscono i magnifici laghi Khoton Nuur, Khurgan Nuur, Dayan Nuur e Kar Nuur dove si raccolgono il numero più alto al mondo di petroglifi patrimonio dell'UNESCO.
La regione è ricca di siti archeologici: kurgan, enormi tumuli sepolcrali di pietre risalenti al periodo degli Unni e enigmatici balbal turchi, stele funerarie scolpite in forma di uomo.
Le gher kazake sono leggermente differenti da quelle mongole: molto più ampie, con tetto più alto e spiovente, hanno il pavimento e le pareti ricoperti da bellissimi tappeti colorati e decorati con motivi geometrici e floreali.
Perfino le selle da cavallo hanno una forma diversa.
Pranzo picnic. 
Cena e pernottamento in tenda con campo mobile (o se più fortunati in gher o case invernali dei nomadi Kazaki).

NB* I campi mobili sono allestiti con gli equipaggiamenti trasportati a bordo di un veicolo di assistenza.
Sono fornite tende del tipo igloo con materassini in polipropilene (spessore di 2 cm). Si consiglia di munirsi di sacco a pelo pesante perché le temperature potrebbero scendere sotto gli 0°C.
Per le cene si utilizzano tavoli e sedie da campeggio.
La cucina è curata dallo staff locale. 


NB** Le gher sono le tipiche tende dei nomadi della steppa dell’Asia Centrale (il termine yurta, più comune utilizzato in occidente per indicare la tenda dei nomadi, è di origine russa e non mongola). 
Hanno la struttura in legno rivestita di feltro e il pavimento ricoperto di tappeti; alte e spaziose assomigliano a vere e proprie abitazioni, vi si sta comodamente in piedi e sono dotate di letti con materassi, lenzuola, coperte e una stufa a legna centrale. 
Le docce e le toilette sono in comune. 

NB*** Non esistono sistemazioni singole. 
A Olgiy nei giorni del festival non possono essere garantite le gher singole, pertanto per i singoli potrebbe essere necessaria la condivisione di gher a 2 posti. 

9° giorno: Parco Nazionale di Altay Tavan Bogd - Olgiy
Giornata di rientro a Olgiy con cena e pernottamento in hotel o in campo turistico di gher.
Pranzo pic-nic.

10° giorno: Olgiy – Ulaan Baatar
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo per Ulaan Baatar dove l’arrivo è previsto in tarda mattinata.
Pranzo in ristorante locale e pomeriggio dedicato alla visita della città: il Palazzo d’inverno di Bogd Khaan dove visse l'ottavo Buddha nonchè ultimo re mongolo.
 Si continua con la visita del Monastero-Museo di Choijin Lama, noto anche come Museo della Religione, che fu l’abitazione del lama Luvsan Haidav Choijin, oracolo di stato.
Cena in ristorante locale.
Pernottamento in hotel.

11° giorno: Ulaan Baatar - Italia
Dopo la prima colazione completamento della visita di Ulaanbaatar.
Si inizia con il Monastero di Gandan, il “luogo meraviglioso della gioia completa”, il più grande e importante monastero della Mongolia.
Si prosegue con la visita dell’interessante Museo Nazionale di Storia che custodisce pietre cervo (sculture funerarie con incisi cervi volanti), corredi di tombe di epoca unna e uigura, costumi, cappelli e gioielli rappresentativi della maggior parte dei gruppi etnici della Mongolia, armature mongole del XII secolo.
Tempo a disposizione per lo shopping negli interessanti laboratori di lavorazione del cachemire.
Pranzo in ristorante locale.
Dopo pranzo trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Air China per Milano Malpensa via Pechino.
Cena e pernottamento a bordo.

12° giorno: Italia
Arrivo a Malpensa di primissima mattina e fine dei nostri servizi.


La sistemazione ad Ulaanbaatar (2 notti) e a Karakorum (1 notte) è prevista in hotel 4 stelle.
Nelle altre località pernottamento in campi attrezzati con le tipiche tende “ger” a due letti e servizi esterni.


DA SAPERE
La Mongolia non ha ancora una grande tradizione turistica e solo da pochi anni sono state intraprese alcune opere per migliorare le strutture ricettive, non sempre con risultati soddisfacenti. Pertanto è bene scegliere ed affrontare un viaggio in Mongolia con la necessaria consapevolezza. Come ogni itinerario in queste regioni, sono richiesti al viaggiatore un certo spirito di adattamento, sensibilità e tolleranza nei confronti di una realtà così lontana e diversa: sono itinerari di interesse culturale e paesaggistico, talvolta a scapito del comfort.
In considerazione delle lunghe tappe previste da questo itinerario, compiuto interamente in fuoristrada, e dei pernottamenti in campi tendati, il viaggio richiede un buono spirito di adattamento, con la consapevolezza che ogni eventuale disagio è ampiamente ripagato dall’eccezionalità e dalla bellezza dei luoghi.
La sequenza delle visite indicata nel programma può subire variazioni dovute a motivi di ordine organizzativo, meteorologico o ambientale, senza che ciò sminuisca l’interesse complessivo.



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Prezzi: I prezzi indicati sono espressi in Euro e s’intendono per persona in camera doppia standard con volo da Malpensa.
Tour di gruppo min 8 max 12 partecipanti!
Possibilità di partenza da altri aeroporti su richiesta.


La quota comprende:
- Voli intercontinentali in classe economica in partenza da Milano Malpensa
- Voli domestici in classe economica in Mongolia
- Franchigia bagaglio secondo indicazioni della compagnia aerea
- Trasferimenti da/per l’aeroporto in Mongolia
- Trasferimenti e tour come da programma in fuoristrada 4x4 e minibus privati con autista a disposizione
- Guida locale professionale parlante inglese
- Escursioni come da programma
- Esperto tour leader italiano al raggiungimento di minimo 8 partecipanti
- Sistemazione in hotel, gher e tende come da programma
- Trattamento di pensione completa bevande escluse
- Attrezzatura per le notti in campo tendato
- Assistenza di personale specializzato
- Ingressi e permessi come da programma


La quota non comprende:
- Tasse aeroportuali circa 450€ a persona
- Eventuali tasse governative per i voli locali da pagare in loco
- Spese gestione pratica 90€
- Bevande 
- Visto d'ingresso in Mongolia 95€ a persona
- Eventuale Blocca prezzo 100€
- Mance ed extra di carattere personale
- Assicurazione annullamento facoltativa pari al 4% del totale pratica
-Tutto quanto non espressamente indicato nella voce “La quota comprende”

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Appunti di Viaggio

Trasporti:
Nella regione degli Altay si utilizzano esclusivamente moderni automezzi fuoristrada giapponesi tipo Toyota Land Cruiser, Mitsubishi o similari 4x4, con massimo 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Minibus di diversa tipologia, in base al numero dei partecipanti, a Ulaan Baatar.

Voli domestici Ulaan Baatar – Olgiy – Ulaan Baatar
(N.B. Per i voli domestici ci sono delle limitazioni nel peso del bagaglio, con alcune compagnie aeree non si possono superare i 15 kg nella somma tra bagaglio a mano e bagaglio da stiva. Per il peso in eccedenza bisogna pagare un supplemento).

Guida locale di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 9 partecipanti, autisti mongoli, cuoco su automezzo assistenza per i giorni previsti in campo.

Pernottamenti:
Hotel 4 stelle a Ulaan Baatar; semplice hotel o campo turistico di gher a 4 posti utilizzate da 2 persone (o anche in singola, se disponibili, con supplemento) a Olgiy; tendine igloo per 2 persone con materassini in polipropilene (cm. 2) per le tre notti previste in campo. Si consiglia di munirsi di sacco a pelo pesante perché le temperature potrebbero scendere sotto gli 0°C. Per i pasti al campo si utilizzano tavolini e sedie. A Ulaan Baatar pernottamenti in hotel 4*.

Clima:
Freddo. Alla fine di Settembre temperature diurne medie di 10°-15°C che possono raggiungere anche -5°C nella notte sui monti Altay.

Disposizioni sanitarie:
Non è richiesta alcuna vaccinazione. L’organizzazione dispone di un pronto soccorso. F

Formalità burocratiche:
Necessario il passaporto, firmato in originale, con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. Per tutto il 2015 non è richiesto alcun visto per gli italiani che si recano in Mongolia.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà:
Viaggio che richiede un buon spirito di adattamento alle spartane realtà di una regione estrema dove non esiste turismo. L’eventuale sistemazione in campo turistico di gher è abbastanza confortevoli, ma sono anche previste tre notti in tendina igloo con temperature che potrebbero scendere qualche grado sotto lo zero. Alimentazione discreta, con pochi prodotti freschi, parzialmente integrata da prodotti portati dall’Italia. I pasti a mezzogiorno sono spesso a picnic.

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